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Posts Tagged ‘Mare’

Il Capitano delle Tre Isole

6 maggio 2009

Vincenzo Di Bartolo, nacque ad Ustica il 07 maggio 1802.

Capitano di Marina Mercantile, primo fra Siciliani a percorrere ben sei volte con fragili Vele l’oceano Indo-Cinese.
A sventolare la bandiera delle Due Sicilie nei più remoti lidi delle Indie Orientali.

L’11 gennaio 1840 fu insignito dal Re Ferdinando II dei titoli e dei privilegi di Alfiere di Vascello della Real Marina e della Medaglio d’oro al Merito Civile.

Il primo viaggio del Cap. Vincenzo Di Bartolo verso le Indie Orientali, con destinazione Sumatra, avvenne nell’ottobre 1838.

Difatti egli salpa dal porto di Palermo il 28 ottobre 1838 col brigantino Elisa, e con 12 uomini per equipaggio; tra questi figura un marinaio usticese, tale Felice Di Simone.

Dopo 4000 miglia di navigazione, 91 giorni dalla partenza da Palermo, arriva nel porto di Boston (USA) il 27 gennaio 1839, questa fu l’unica tappa prima di raggiungere l’Isola di Sumatra; lasciò Boston l’1 marzo 1839.

Il Cap. Vincenzo Di Bartolo, primo navigatore siciliano, arriva a Pulo Riha (Isola di Sumatra),
l’1 luglio 1839.

Rientrò a Palermo, dopo un viaggio durato 14 mesi, il 14 dicembre 1839.

Alcuni numeri per far capire quanto importante e prestigiosa fu l’impresa compiuta dal “nostro Capitano”, nel 1838, anno in cui il Cap. Vincenzo Di Bartolo salpò da Palermo con destinazione Sumatra, le rotte dei velieri siciliani s’erano svolte per la massima parte (427) nel Mediterraneo e nel Mar Nero, poche nell’Atlantico costiero ed annessi mari (20 in tutto), pochissime infine erano state tracciate verso le Americhe (8).

S’era dunque formato un primato, anche più ampio di ciò che parrebbe, giacchè nessun veliero italiano era andato così lontano quanto l’Elisa, e perciò, fra tutte le marinerie della penisola, era stata quella del Regno delle Due Sicilie che s’era posta al pari di quelle estere, ben più celebri e dotate.

Il Capitano Vincenzo Di Bartolo è sepolto nella stessa Ustica, in una tomba pregiata da un marmo ove sono disegnata le tre isole per le quali si significò la sua vita di capitano : quella di nascita e di morte, ovviamente; quella di maturazione; quella che gli dette la fama.

Fonte: Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica - Lettera 2 settembre 1999

Jos Zagame Parlano di Ustica, Usticese , ,

Qualcosa su… o meglio “sotto” Ustica

30 aprile 2009

Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Giovanni Verga

Ed è proprio nel mare che Ustica trova la sua vita, la sua storia, le sue tradizioni…

Bella forza, è un’isola!

Conosciuta e ribattezzata “Paradiso dei sub” dal popolo con le pinne ai piedi, Ustica è ormai divenuta una tappa obbligata per gli amanti di questa disciplina. Sì disciplina, perché di questo si tratta, non di un semplice sport e come tale va affrontata. Non sono poi così rari gli incidenti dovuti ad inesperienza o spavalderia, per questo è necessario affidarsi sempre a professionisti locali quando ci si immerge. Ustica vanta un’apposita unità di soccorso con tanto di camera iperbarica e numerosi diving center tutti affidabili e preparati, capaci di offrire la massima sicurezza ad ogni “calata”.
Sono proprio loro, le guide e gli istruttori dei diving di Ustica che vi porteranno a vivere un’esperienza indimenticabile nelle profondità del suo mare incantato, accompagnandovi passo passo alla scoperta delle celate meraviglie dei suoi fondali.
Potrete esplorare alcune tra le più belle grotte sommerse d’Italia o andare alla ricerca degli emozionanti vortici di barracuda da poter fotografare in tutta sicurezza, quella sicurezza (non mi stancherò mai di ripeterlo) che solo dei professionisti qualificati e profondi conoscitori del luogo possono garantire.

Allora correte amici subacquei, come potete perdervi tutto questo?!?

Potreste trovare utili alcuni dei contatti presenti nella apposita sezione del sito.

Ringraziamo Peppe per averci messo a disposizione le foto dell’articolo e per essersi unito al nostro team.

Claudione Info Utili, Parlano di Ustica, Pensieri & Citazioni, Ustica e dintorni , , , ,

Sub pedagnato per legge…

24 aprile 2009

Salve vampirizzati dalla subacquea……………
cosa sono i mezzi di segnalazione visivi di un subacqueo?

boa-sub-kPer subacquei che si immergono a distanza dalla costa o in immersioni di forte corrente, i mezzi di segnalazione visivi sono essenziali “attrezzi” per la sicurezza.

Mai sottovalutare le condizione del mare (il vento, le correnti, e la temperatura dell’acqua).

Il subacqueo in superficie puo’ avvalersi della sua voce (segnalazione acustica), ma non coprira’ distanze molto grandi sopra il suono del vento, di un compressore, o di un motore fuori bordo.

Il più semplice ed il meno costoso dei segnali visivi di superficie e’ uno specchio, ma può rompersi con facilita’ ed essere insicuro portarselo durante l’immersione.
Ci sono comunque dei produttori di specchi “waterproof” indistruttibili che possono essere trasportati nella tasca del Jacket.

pedagno-kUn altro e semplice segnale di superficie e’ il PEDAGNO (inflatable tube) di colore vivace rosso, arancio o giallo, che puo’ essere arrotolato su se stesso ed alloggiato in tasca del jacket.
E’ un tubo di PVC, urethane, o di nylon e puo’ essere gonfiato sia oralmente (valvola) che con sistema di gonfiaggio (erogatore).

Prima di acquistarne uno, e’ consigliato di valutarne il suo gonfiaggio fino al punto che la sua rigidita’ possa mantenersi visibile sopra il livello del mare (o onde).

Un pedagno troppo corto o di gonfiaggio precario non e’ di nessun utilizzo.

Il “Pedagno”, atrezzatura sempre consigliata ad avere in immersione, e’ arrivato sulla scala dei valori ad essere OBBLIGATORIO DI LEGGE (decreto 29 luglio 2008, n.146 - art. 91) per ogni SINGOLO subacqueo.

Non siate sprovveduti.

Altri equipaggiamenti visivi sono le luci a strobo che hanno il vantaggio aggiuntivo di essere utilizzati per le immersioni notturne come per le diurne.

Per segnalazioni di grandi distanze con piu’ impatto visivo esistono i “Flares” Fuochi subacquei, che possono essere estremamente pericolosi se usati impropriamente e causare danni severi alla persona.

Ricordiamoci che, sotto una forte o fioca luce marina, e’ difficile o impossibile individuare un subacqueo solo in superficie, sprovvisto di pedagno.

I segnali visivi, possono essere visti a distanze maggiori, che udire i segnali sonori (voce, fischietti) a parita’ di distanze.

Per le imbarcazioni:
Ricordiamoci di rispettare le distanze di 100 metri dalla boa segna sub in immersione (bandiera rossa con diagonale bianca), altrimenti, entrare nel perimetro a motore spento con i remi.

Impariamo a vogare, op…..op…….op…….op…….

…quando la natura chiama la vacanza.

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Ricciola

18 aprile 2009

RICCIOLA (Seriola dumerilii)

È un pesce bello, lungo e affusolato come un siluro, potente e forte come può esserlo solo un corridore del mare…

…La Ricciola è comune in tutto il Mediterraneo e nell’Atlantico meridionale. È un pesce d’alto mare, che ama gli sconfinati spazi liquidi e la severità dei fondali profondi, pur non disdegnando la luminosità della superficie…

Nel periodo degli amori la Ricciola sente il bisogno di acque un poco più calde ed allegre, adatte ai riti sessuali e alla deposizione delle uova…

Fonte: Scheda Ricciola

Ricciola a Ustica

Max Luoghi, Video & Photo Gallery , , , , ,

Subacqueando…

17 aprile 2009

Salve vampirizzati dalla subacquea, non si poteva cadere meglio su questo sito di informazione dell’isola di Ustica.

Immersione fotografica

L’isola, nasconde storie e leggende, fin da quando emerse in queste bellissime acque del Tirreno, cosa che a tutt’oggi, 2009, si preservano e mantengono in vita, specie ittiche di tutto rispetto da oscar della subacquea.

L’esperienza della “sommozzata” in Ustica, e’ come ritornare alle emozioni delle nostre primissime immersioni, sorprendendoci sempre delle meraviglie di un mondo subacqueo che, non si lascia imbrigliare dalla quotidianità’ delle nostre azioni.

Si puo’ dire con certezza che: “a mare non ci sono taverne”.

La buona diligenza del padre di famiglia ben allacciata agli erogatori, il piacere di condividere sempre, l’immersione con un compagno/a, possiamo immergerci in più di 20 siti subacquei, per ogni tipologia di interesse.

Se non si conoscono i fondali, non snobbate chiedere informazioni ai diving (centri di immersione) sull’isola, due chiacchiere con dei professionisti e’ meglio che nascondersi nel proprio ego.

Di certo non chiedereste mai al farmacista la riparazione del vostro motorino, Vero?

Nessuno nasce conosciuto!

L’isola ha una morfologia vulcanica, con fondali rocciosi, con correnti di superficie e subacquee, con caverne, con grotte, con poseidonia, con profondità, con secche, con relitto, con canyons, percorsi archeologici ecc. ecc.

Tutti i gusti sono alla portata in Ustica, la Perla del Mediterraneo.

La prima riserva marina in Italia, ed ordinanze specifiche per immergersi tutelano ancor di piu’ questo patrimonio.

Per gli amanti della pesca subacquea armatevi di “flash” e lasciate i vostri fucili per lidi autorizzati.

A risentirci!

ettore Info Utili, Luoghi, Pensieri & Citazioni , , , , ,