Isola di Ustica

Il 18 luglio di quest’anno ricorre l’annivesario dell’Associazione San Bartolomeo di New Orleans (Louisiana, USA); la congregazione, ideata sin dal precedente 23 marzo, è una delle più antiche costituite da Italiani in America ed è ancora attiva. Così dall’atto notarile in lingua inglese:

“Be it Know on the eighteenth day of July, 1879, before me, Marcel T. Ducros, a Notary Public in N. Orleans….. personnally came and appeared Messieurs Agostino Mazzola, Giovanni Bertucci, Felice Bertucci, Giuseppe Bertucci, Lorenzo Ingargiola, Fedele Barraco e Michele Venuto….to constitute a corporation ….. ‘ Congregazione e Fratellanza di San Bartolomeo Apostolo‘, ‘ Congregation of saint Bartolomew the Apostole’ “.

Lo scopo sociale è chiaro sin dalla prima stesura dello Statuto :

“unire gli Italiani di Ustica (Italia) residenti in questa città in una fratellanza i cui membri esercitano l’uno verso l’altro carità e benevolenza”.

Ma lo diventa ancor più nella seconda stesura dello Statuto in quel 18 Novembre 1904, che estende la possibilità di associarsi anche ai “discendenti di italiani della Fede Cattolica Romana” purchè si impegnino a darsi “soccorso ed assistenza l’uno verso l’altro” ed a “celebrare in modo dignitoso il 24 agosto di ogni anno il Patrono Santo San Bartolomeo Apostolo”.
Vengono così rinsaldati i legami dell’associazione al Patrono dell’isola e si dà avvio ad una società di mutua assistenza, assolutamente necessaria in un contesto di diffuso sfruttamento degli emigranti italiani.
Il nuovo regolamento dell’associazione inverte le priorità degli scopi sociali :

1) promuovere ed accrescere la devozione verso il Gran Protettore;

2) riunire i cittadini italiani in uno solo sentimento di religione e di nazionalità;

3) far nascere l’occasione di mostrarsi l’uno coll’altro una vera affezione e solidarietà proteggendosi scambievolmente, assistendo i fratelli ammalati, dando loro sepoltura e soccorrendo le vedove e gi orfani.

Ed aggiunge : ” L’emblema sarà lo Stendardo raffigurante il martirio del Grande Apostolo tra la Bandiera italiana e quella degli Stati Uniti. L’italiano sarà la lingua ufficiale nelle riunioni e nella tenuta dei libri sociali, l’inglese nei rapporti esterni. Il timbro sarà ovale con incisa l’effigie di San Bartolomeo. La festa del Patrono dovrà essere celebrata con Vespri, Messa cantata e panegirico”.
E’ il trionfo della sintesi della fede degli avi, della patria lasciata e della patria acquistata : la speranza nel futuro innestata sulla tradizione.

Che la congregazione sia stata pensata come elemento fondamentale per la sopravvivenza e la maturazione della società è sancito dallo scrupolo con cui vengono dettate le regole : 37 articoli scandiscono i diritti ed i doveri degli associati che sono chiamati “fratelli”.

L’organigramma prevede uno stuolo di gente impegnata gratuitamente o previa retribuzione : oltre al Presidente, due vice Presidenti, due Segretari, un Tesoriere, sette Consiglieri, un Collettore, un Gran Maresciallo assistito da portabandiera e da portastendardo, (è il responsabile di tutte le parate, Funerali e Processioni) ed il Casalmiere (è il cerimoniere che curerà, dietro compenso, la buona tenuta della Sala delle riunioni e degli oggetti sociali) ed ancora un Comitato di Soccorso per gli ammalati (diviso in quattro sottocomitati) ed un Comitato di Rivisione ed infine un Comitato per gli Orfani e le Vedove ed un Comitato Funebre (8 membri) che provvedono alle estreme esequie a cura e spese della congregazione ed all’accompagnamento del “fratello decesso all’ultima dimora in cinque carrozze”.
Figura centrale era il medico sociale che garantiva “i suoi servigi” a tutti gli associati, alle loro mogli, “ai figli maschi sino all’età di 16 anni, alle figlie finchè nubili, alla madre ed al padre se ha superato gli anni 50, alle vedove ed agli orfani minori”.
Ad oggi la comunità di “new orleans” di origine usticese conta circa 50.000 discendenti.

Fonte: centro studi e documentazione isola di ustica;

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